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CASA PASSIVA 2020

PRESENTE…CONOSCIAMO UNA CASA PASSIVA


La pubblicazione del Decreto Legge n. 63 del 4 giugno 2013 in Gazzetta Ufficiale ha messa in moto, seppur con ritardi e proroghe,  la MACCHINA DEGLI EDIFICI AD ENERGIA QUASI ZERO.
Accanto alle misure per le agevolazioni fiscali, il testo ridisegna il quadro complessivo dell’efficienza energetica in edilizia con numerose modifiche al testo di riferimento ossia il Decreto Legislativo 192/2005.
Uno dei punti qualificanti del DL 63/2013 è quello riguardante gli EDIFICI AD ENERGIA QUASI ZERO , ossia strutture in grado di utilizzare pochissima energia per il loro funzionamento e progettate seguendo criteri costruttivi all’avanguardia, rispondenti alla Direttiva Europea 2012/27/UE .
Anche il settore privato sarà, ovviamente, coinvolto in questa rivoluzione dell’efficienza energetica.
Entro fine 2020 sarà obbligo in Italia che tutte le case di nuova costruzione raggiungano un consumo energetico quasi ZERO.
Si imporrà quindi il modello di CASA PASSIVA. 

Ma cosa è una CASA PASSIVA?

Una CASA PASSIVA è un edificio ad altissime prestazioni energetiche, il cui fabbisogno per la climatizzazione sia invernale che estiva (riscaldamento e raffrescamento) è bassissimo.
Questo fabbisogno è talmente basso che è possibile riscaldare o raffrescare l'edificio con il solo impianto di ventilazione dell'aria; espresso in unità fisicamente misurabili questo valore deve essere inferiore a 15 kWh/m2annuo.
La CASA PASSIVA si distingue inoltre per il confort e per gli altissimi livelli della qualità di vita.
Questi livelli vengono raggiunti grazie soprattutto all’altissima qualità costruttiva dei componenti utilizzati, denominati appunto “componenti passivi” (per esempio finestre a taglio termico, materiali isolanti, impianti per il recupero del calore, ecc.).  
Le CASE PASSIVE, come massima espressione degli edifici a basso consumo energetico necessitano di una progettazione esecutiva e di dettaglio molto specifica ed accurata.
Per esprimere meglio tale concetto, occorre introdurre alcune nozioni riferite sia ad indici di prestazione energetica, sia a quello di classe energetica.
L'indice di prestazione energetica è l'energia totale consumata dall'edificio climatizzato per metro quadro di superficie ogni anno.
L'indice indica quanta energia viene consumata affinché l'edificio raggiunga le condizioni di comfort per il riscaldamento invernale, la produzione di acqua calda sanitaria, il raffrescamento estivo e l'illuminazione artificiale (anche se ancora il calcolo degli ultimi due valori non è previsto dalla normativa nazionale per edifici residenziali).
L'unità di misura per prestazioni relative ad edifici residenziali è il Kwh/m2 annuo.
E’ d’obbligo ragionare sul fatto che il patrimonio edilizio italiano esistente, da stime effettuate, pare attestarsi sui 170 kWh/(m2 anno), con punte di oltre 280 kWh/(m2 anno);
le CASE PASSIVE, di contro, hanno un indicatore che tende a “0”.
Questo significa che, abitando in case con valori cosi bassi degli indicatori, si attua un risparmio nei costi di energia annuali, oltre a limitare le emissioni di gas ad effetto serra e di altri inquinanti in atmosfera.  

PERCHE’ CASA “PASSIVA 2020”?


Negli ultimi anni l'idea di ambiente domestico ha subito un grande cambiamento. Costruire una CASA PASSIVA al giorno d’oggi vuol dire inevitabilmente confrontarsi con una moltitudine di realtà che propongono differenti pacchetti, dalla costruzione tradizionale alle case prefabbricate, soprattuto in legno. Queste realtà affrontano in maniera piuttosto simile il concetto della costruzione ad alta efficienza energetica offrendo dei pacchetti CASA A CATALOGO a diversi range di prezzo.
In realtà, entrando nel dettaglio delle tecniche costruttive e dei materiali adottati e proposti alla clientela, si evidenziano spesso differenze sostanziali nella caratteristiche che le rendono più o meno adeguate.
Per l’utente finale è legittimo e doveroso chiedersi quale tipo di costruzione sia la migliore, che pacchetto scegliere, con che tipo di isolamento ed impianto e soprattutto a che realtà rivolgersi per avere la massima professionalità e garanzia ad un prezzo adeguato. 
Imbrigliati da questa attuale realtà si rischia troppo spesso di affrontare un nuovo progetto di costruzione trascurando elementi fondamentali, tra cui la propria IDENTITA’ PERSONALE.

Il nostro approccio è completamente differente e casa PASSIVA 2020 vuole essere la nostra personale risposta.
STUDIOSTANZA come studio di progettazione parte innanzitutto da dei presupposti molto differenti dalle società o dalle imprese di costruzione il cui approccio è sempre strettamente commerciale.
Un' azienda è prima di tutto un motore che deve girare e i cui componenti devono muoversi tutti insieme secondo il proprio ruolo seguendo un iter assodato che renda possibile ottenere un risultato in un determinato tempo affinchè il ricavo dell’azienda sia proporzionato all’impegno svolto.
Questo non sta a siginificare ovviemente che svolgeranno male il proprio lavoro e realizzeranno male la costruzione ma semplicemente che cercheranno di dare il miglior prodotto possibile secondo le loro competenze tendendo sempre d’occhio il loro obbiettivo che è quello di far vivere l’azienda. Questo si tramuta aieme troppo spesso in costruzioni fotocopia tra di loro, le cosiddette CASE A CATALOGO , assodate come iter costruttivo e prezzo e dal risultato conosciuto e facilmente proponibile.

La nostra casa PASSIVA 2020 nasce innanzitutto da un dialogo stretto con il nostro cliente, da cui scaturiscono attitudini, necessità e approcci personali alla vita domestica che solo uno studio di progettazione sa interpretare e trasformare in realtà donando una proprio IDENTITA’ al progetto.
I nostri progetti sono legati alla terra, sono ARCHITETTURE che nascono e si radicano in un determinato luogo, non sono mai le tristi copie uno dell'altro, con l'unico obbiettivo del maggior risultato con il minimo sforzo. La nostra casa PASSIVA 2020 riassume considerazioni tecniche e funzionali maturate nel corso degli anni che ci permettono di concepire un giusto connubio tra
IDENTITA’ - ARCHITETTURA - TECNICA - ECONOMIA .

Il progetto è la nostra risposta! Il nostro unico interesse è permettere al cliente di ottenere il migliore dei PROGETTI in proporzione alle proprie possibilità e disponibilità.
Come studio di progettazione ci è possibile valutare in ogni fase della progettazione e della costruzione le varie soluzioni adottabili in termini di soluzioni tecniche, materiali e manovalanze.
Questo ci permette un controllo totale di ogni fase della costruzione che varierà però da progetto a progetto a seconda delle situazioni in essere.
Conoscendo le potenzialità e le fragilità di ogni materiale da costruzione sono possibili infinite soluzioni tecniche ma che richiedono tempo per essere valutate e progettate, ed è proprio questo che spesso fa la differenza in termini di risultati architettonici finali ed ECONOMIA del progetto.
Un azienda purtroppo non può permettersi questo tipo di lavoro per il dispendio enorme di tempo ed energie necessario ma deve necessariamente affidarsi ad un tipo di iter e di pacchetti costruttivi ben definiti e conosciuti.
Uno studio che si occupa di progettazione invece ingloba nel proprio iter lavorativo tutte queste valutazioni che sono parte integrante del proprio lavoro come responsabile unico dalla fase progettuale a quella realizzativa.
Quello che poi differenzia uno studio dall’altro è il reale INTERESSE e DISPONIBILITA’ a scandagliare DECINE di soluzioni per ogni elemento costruttivo della casa al solo scopo di trovare il giusto bilanciamento tra MIGLIOR COMPONENTISTICA - MIGLIOR PREZZO.
ERRATO
è pensare però che uno studio di progettazione venda o costruisca case In suo ruolo sarà progettare con voi la vostra casa proponendovi le giuste soluzioni e le adeguate manovalanze per ogni fase del cantiere.
In questo modo il cliente avrà sempre un UNICO referente per tutto l’iter progettuale e realizzativo avendo sempre sotto controllo tutte le spese dalla fase della progettazione fino alla fine del cantiere.
In virtù dell’esperienza maturata in questi anni dallo studio di progettazione STUDIOSTANZA, è stato possibile realizzare casa PASSIVA 2020 partendo da un costo di costruzione di EURO 1000 A MQ! 


COME E’ PROGETTATA CASA “PASSIVA 2020” ?


La nostra risposta progettuale risiede innanzitutto in una progettazione architettonica  accurata in linea con i criteri dell’Architettura bioclimatica , che soddisfa i requisiti di comfort con un controllo passivo del microclima, al fine di massimizzare l’efficienza degli scambi energetici tra edificio e ambiente naturale circostante e minimizzare l’uso di impianti meccanici.
Una corretta progettazione deve prevedere: 

  • CAPTAZIONE del calore esterno, che dipende dall’involucro nelle sue componenti opache e finestrate. Essenziale risulta lo studio attento del sito su cui l’edificio andrà ad inserirsi al fine di poterne sfruttare  l’orientamento ottimale e l’irraggiamento solare
    ACCUMULO del calore ricevuto legato alla massa termica dell’edificio e la conservazione del comfort interno raggiungibile tramite un elevato e accurato isolamento dell’involucro e ad una corretta tenuta all’aria dello stesso
    PROTEZIONE dagli apporti solari eccessivi anche attraverso l’utilizzo razionale del verde (importante dato il nostro clima mediterraneo)
    CONTROLLO, la regolazione e la ripartizione del calore correlato alla componente impiantistica;
    DISPERSIONE, attraverso innanzitutto di una corretta ventilazione naturale e successivamente attraverso una accurata ventilazione meccanica controllata.

Questi criteri vengono poi tradotti in strategie applicative specifiche per le differenti stagioni.
In INVERNO dovranno essere massimizzati gli apporti solari gratuiti, l’accumulo del calore immagazzinato con un ottimo l’isolamento termico dell’involucro, riducendo il più possibile le perdite per ventilazione.
In ESTATE dovranno invece essere ridotti al minimo gli apporti solari mediante l’utilizzo di vetri selettivi ed opportune schermature solari attivando il raffrescamento tramite free cooling in special modo nelle ore serali,
Anche in estate risulta di particolare importanza l’isolamento termico dell’involucro edilizio al fine di ridurre gli apporti per trasmissione dall’esterno verso l’interno.
Essenziale in questa fase, per rallentare l’onda termica, la presenza di molta inerzia termica data in primis dai materiali componenti la struttura e successivamente dai materiali scelti per l’isolamento esterno.
Partendo da tali accorgimenti è possibile realizzare edifici passivi che operino mantenendo il comfort interno in climi sia rigidi che caldi e miti, modulando gli interventi, a seconda del sito e del tipo di tecnologia adottata, per una corretta risposta in regime estivo e invernale.
Di particolare importanza, in una casa passiva, è il RICAMBIO D’ARIA nell’ ambiente abitativo, sia per controllarne l’umidità relativa interna, sia per controllarne la tossicità.
Come conseguenza della posa in opera di importanti coibentazioni esterne ,siano esse a cappotto o a sistema parete ventilata, nelle CASE PASSIVE infatti risulta notevolmente ridotta la permeabilità al vapore delle pareti che riducono quindi la possibilità di smaltire l’umidità dell’aria interna accumulata.
Occorre infatti tener presente che, tutti i locali hanno l’aria più umida dell’aria esterna; il corpo umano produce infatti vapore acqueo (sudorazione, respirazione) e le sue attività (cucinare, lavare, ecc.) aumentano la quantità di vapore contenuta nell’aria dell’ambiente.
In inverno l’incremento dell’umidità è anche favorito dal riscaldamento, essendo l’aria in grado di contenere in misura crescente il vapore acqueo con l’aumento della temperatura; alla temperatura di 20° C, l’aria contiene 14,7 grkg di vapore acqueo, a 10°C, ne contiene la metà, 7,59 grkg.
Quando il vapore raggiunge la massima quantità contenibile nell’aria in rapporto alla temperatura, l’aria si dice “satura” e, non appena a contatto con superfici a temperatura minore (2° – 3°), cambia stato e “condensa”, cioè il vapore ritorna acqua; ne consegue umidità sulle pareti e solai e muffe. 

Se l’edificio è ben coibentato e ha gli infissi a norma UNI rispetto alla tenuta dell’aria, il ricambio dell’aria negli ambienti per garantire le condizioni igieniche minime di responsabilità non è garantito.
L’obbligatorietà di rinnovare l’aria negli ambienti al 50% del volume per ogni ora del giorno produrrebbe effetti negativi sui consumi energetici di una CASA PASSIVA; da qui la necessità di utilizzare una VENTILAZIONE MECCANICA CONTROLLATA per il ricambio dell’aria.
Un impianto di Ventilazione Meccanica Controllata è, sostanzialmente, un impianto mediante il quale viene garantito un continuo ricambio dell’aria all’interno di un edificio o di singoli locali, con il vantaggio di poter controllare anche la qualità dell’aria immessa e ricambiata.
L’impianto di Ventilazione Meccanica Controllata con recupero di calore, conosciuti con l’acronimo VMC, è un sistema evoluto di ventilazione che permette l’estrazione dell’aria viziata dai locali “tecnici”, ossia a più alta concentrazione di inquinanti, quali le cucine, i servizi igienici e lavanderie, e la contemporanea immissione di aria nuova negli nei cosiddetti locali “nobili”, ossia a bassa produzione di inquinanti come le camere da letto e il soggiorno.
L’aria nuova che viene prelevata dall’esterno, prima di essere immessa nelle stanze, è preventivamente filtrata dagli agenti inquinanti presenti nelle città o da altri allergeni ed è inoltre pretrattata naturalmente da uno scambiatore di calore a flusso incrociato che recupera l’energia termica dell’aria estratta dall’ambiente interno ed assicura il preriscaldamento dell’aria di rinnovo durante il funzionamento in regime invernale.
L’unità di recupero calore è dunque composta da due ventilatori di mandata ed estrazione che garantiscono il continuo ricambio d'aria tra l'ambiente e l'esterno.
Il cuore della macchina è lo scambiatore di calore dove i due flussi d'aria di mandata ed estrazione si scambiano l'energia termica: l'aria di estrazione, più calda, preriscalda l'aria d'immissione ottenendo un rendimento (η) che può anche superare il 90%.